Acque Mondi e Business

Una gita alle risorgive del Bacchiglione. Posti belli da vedere nei dintorni di Vicenza, insomma. Ne parlo in un articoletto con gallery fotografica su Palmbeach.

Ho ripreso a leggere il ciclo di Dresden Files. Carino, molto carino.

L’intuizione dell’autore è vincente, e si esprime in una commistione — oggi si direbbe mashup — molto precisa ed efficace: descrivere eventi perfettamente calati nel genere urban fantasy, con magie, stregoni, vampiri e lupi mannari, attraverso una voce narrante in prima persona che ricorda in scala uno a uno le narrazioni hard boiled del poliziesco statunitense, ironia compresa.

Sono al secondo titolo della saga, e il tizio, un mago investigatore nella moderna Cicago, mi piace molto.

Dai libri, nei primi anni Duemila, è stata tratta anche una serie televisiva niente male, che ho visto interamente su Pluto TV. Il protagonista — il classico investigatore squattrinato dal buon cuore e la seduzione facile — non ha nulla a che fare con l’iconografia delle relative copertine libresche, che trasuda un pulp senza confini. (Anzi, a ben vedere il protagonista è identico a un mio amico d’infanzia… Ma questa è un’altra storia.)

Nel frattempo, il mio mestiere mi sta portando sulla direttrice del Business Aware Design, disciplina che sto ampiamente rispolverando attraverso un corso di perfezionamento very very cool. Ho anche ripreso in mano strumenti digitali come Miro e Milanote, secondo me perfetti per questo genere di — definizione assolutamente personale — progettazione sinottica.

E questo è quanto.

Vi assicuro che è sputato identico…

Delle Investigazioni Occulte

Mi sono deciso ad acquistare, sia pure in formato Kindle, la prima trilogia di Dresden Files, che ho conosciuto attraverso la mediazione della serie televisiva omonima e che da tempo desideravo leggere anche nel loro originario formato letterario. Debbo dire che lo stile di Jim Butcher mi piace. Fonde urban fantasy e hard-boiled all’americana in modo fantastico, arguto, ironico, deliziosamente scorrevole.

https://social.vivaldi.net/@creativephil/111691343163272201

Il mio prossimo libro in cantiere per la lettura sarà certamente legato alle stesse atmosfere, ma in una dimensione più classica: parlo del John Silence di Algernon Blackwood. Ho infatti voglia di approfondire la tematica e le atmosfere associabili al topos letterario dell’investigatore dell’occulto, un argomento che evidentemente ha illustri predecessori, e si è dimostrato tra i più battuti nella produzione di genere da ormai due secoli a questa parte.

Ma questa, come hanno detto altrove, è un’altra storia…