Tether Strikes Again

Non passa giorno che Paolo Ardoino non faccia parlare di sé e del colosso Tether, impegnato in progetti sempre più ambiziosi in materia di cryptosfera, blockchain e Bitcoin. Ne ho recentemente parlato in un post che alludeva a “due parole”, ma le due sono diventate tre.

L’idea è in fondo semplice: Tether vuole seguire le orme di MicroStrategy (oggi Strategy), capitalizzando oro digitale di Satoshi Nakamoto per trasformarlo in carburante della nuova finanza. Ma non sta semplicemente copiando e incollando un business altrui. Al contrario, lo sta trasformando, forte di un protagonismo sulla scena planetaria che ormai è dilagante e pervasivo: sistemi di pagamento, partnership con Lightning Labs, presenza nei mercati emergenti, sponsorizzazione del PlanB luganese e del PlanB Network in El Salvador, e via discorrendo…

Tanto di cappello.

Credo che i miei numerosi articoli sul mining di Bitcoin e sull’importanza di metterci un piede, soprattutto a livello aziendale e di tesoreria, siano molto in linea con queste tendenze globali.

Tra Innovazione e Creatività

Per gli amanti dell’innovazione, della tecnologia, delle tecniche e strategie di management mediate da procedimenti alternativi (lateral e visual thinking, business aware design, etc…), nonché per chi tratta tematiche attinenti a campi quali Bitcoin, blockchain, criptovalute, finanza decentralizzata e intelligenza artificiale, ho leggermente modificato il mio account Substack trasformandolo in una testata a pagamento (cinque euro al mese, oppure quaranta all’anno, cifra minima se consideriamo quanti libri e quanta esperienza possa celarsi nella favella di uno come me, e vi faccio notare la modestia).

Scherzi a parte, confezionerò ancora contenuti per i non abbonati — dalle news agli inviti aperti al vasto pubblico — ma il grosso sarà rappresentato da informazioni VIP, riservate solo a una stretta cerchia di appartenenti al club. Le ragioni sono varie, ma la prima è molto semplice: il mio tempo è quasi interamente dedicato alla scrittura di articoli e al networking connesso al mio lavoro, quindi, se proprio devo scrivere di tematiche a vario titolo professionali, vorrei farlo solo per i quasi clienti o per lettori veramente interessati a supportare la mia scrittura.

L’abbonamento di cui sopra, oltre ai contenuti speciali, include una chat in presa diretta ed esclusiva con me e la mia community. Quindi, come dire, potete pormi domande estremamente intime. Professionalmente intime, intendo.

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Due Parole su Paolo Ardoino

In questo ultimo periodo ho parlato molto di Paolo Ardoino, icona del mondo criptovalutario e CTO di Tether, la più celebre e utilizzata stablecoin planetaria. Ne ho parlato in specifici articoli.

Cosa penso di Ardoino? Cerco di spiegarlo per punto specifici…

Ardoino è chiaramente un genio che ha investito nella globalità. La stablecoin Tether (USDT) sfrutta gli smart contract di numerose reti — in primis Ethereum, ma poi praticamente tutte le altre, passando dai layer secondari alle sidechain, fino a toccare Solana, Algorand, The Open Network e oltre — per ottenere un dollaro digitale decentralizzato utilizzabile da chiunque senza possedere alcun conto corrente. Questo salto quantico gli ha permesso di investire ovunque, ma soprattutto nei mercati emergenti, che rappresentano oltre il 70% della popolazione mondiale.

La sola cosa che mi fa un po’ specie è che un esplicito sostenitore di Bitcoin come lui abbia fatto del mondo post-Ethereum (che i massimalisti bitcoiner chiamano “roba da shitcoiner”) e del dollaro (che si pone come collaterale USDT, ereditando tutti i problemi della più potente valuta nazionale in termini di imperialismo e inflazione strutturale) le basi del suo business.

La cosa è sempre stata spiegata dal diretto interessato con considerazioni molto spicciole e concrete, che per il sottoscritto possono essere ovvietà più che ragionevoli e giustificabili (della serie, il trading vende in dollari, quindi il trading decentralizzato ha bisogno di un dollaro decentralizzato), ma che per la comunità purista di Bitcoin dovrebbero suonare come voli pindarici e arrampicate sugli specchi. Eppure il PlanB luganese, cioè l’evento (e il progetto) continentale più celebre (dopo BTC Prague) in materia di divulgazione e adozione della moneta di Satoshi Nakamoto, non sarebbe mai nato senza la generosa sponsorizzazione di Tether.

Riassumendo, Ardoino è un personaggio che a mio avviso può essere concettualmente collocato lungo la direttrice di una “nuova modernità” tutta da riscrivere, ossia di un campo semantico che mescola quelle realtà ibride e in certi casi contrastanti che solo una mente allenata al futuro può comprendere. Non è un caso che Tether stia investendo non solo in tecnologia blockchain e in partnership affini, ma anche in intelligenza artificiale e in nuove risorse connesse alla comunicazione globale.

Insomma, Ardoino fa sul serio, e credo che buona parte delle cose che intende realizzare si guardi bene dal dircele.

Bitcoin ed Economie Emergenti

Su CryptoSmart Blog trovate un mio nuovo articolo che parla di criptovalute — soprattutto Bitcoin — nel loro rapporto con le economie dei paesi emergenti. Si tratta di un tema molto poco battuto, nonostante la sua importanza in termini, oltre che etici e sociali, anche di mercato, vista la molteplicità di investimenti che sta dirottando e la quantità di utenza potenziale sottesa.

Parliamo, senza tanti mezzi termini, della maggioranza del pianeta. Una maggioranza che fino a poco tempo fa è rimasta al di fuori della finanza e dell’economia, specialmente digitale, e che oggi può ridisegnare il proprio futuro grazie alle nuove tecnologie della decentralizzazione.

Me in a dApp World

Tra ieri e oggi abbiamo dato sfogo a tutte le nostre velleità in tema di Web3 e Metamask. Ancora articoli che ho scritto in collaborazione con gli amici di CryptoSmart, l’exchange crypto 100% italiano.

Peraltro, ho messo in rete un mio nuovo blog, questa volta interamente basato su architettura Ethereum. L’idea è in astratto collezionistica, nel senso che gli articoli possono diventare dei veri e propri non fungible token. Che dire, approfondirò. Per ora mi piace la piattaforma in sé.

Ancora Evergreen: dai Cypher a Nakamoto e Oltre

Ieri ho scritto un altro capitolo della “saga crypto” che assieme al team di CryptoSmart abbiamo chiamato col nome in codice di evergreen. Si parla di criptomonete in generale, considerando la loro storia dagli anni Ottanta ad oggi: correnti, idee, tecnologie, etc… Con un approfondimento sulle possibilità di investirci, poco o tanto che sia.

Buona lettura…

Evergreen con Ethereum

CryptoSmart è l’exchange 100% italiano che fornisce servizi a 360 gradi su crypto e blockchain. Da qualche tempo ho avviato una collaborazione per la redazione di articoli nel blog ufficiale, incentrati su notizie dal settore e approfondimenti macroeconomici.

Da oggi parte una rubrica nuova, che propone contenuti riassuntivi e divulgativi su quelli che abbiamo chiamato “evergreen”, ossia punti fermi nella storia e nello scenario globale delle cryptovalute.

Il primo mio articolo di questa serie è dedicato ad Ethereum, la grande macchina virtuale che oggi muove progetti di finanza decentralizzata, Web3 e applicazioni.

Compendi e Diari Vari

Compendio dei miei articoli ad oggi apparsi in CryptoSmart Blog, una testata molto interessante in materia di blockchain e cryptovalute.

Al lavoro oggi su concetti come materiali video e affini… Mi hanno dato, come dire, dei compiti per casa. Parlato stamattina con la moglie su temi come “essere testimonial e influencer”, più derivate.

Altra idea: Creative Phil Blog come diario totale, in contrapposizione (o giustapposizione) con Palm Beach in Vivaldi Community, che è chiaramente un diario parziale molto confinato nel cosmo Web 2.0 (che, intendiamoci, continua a piacermi comunque).

Devo piuttosto capire l’uso del nuovo blog in Noblogs. Credo che lo dedicherò solo e unicamente a forme di scrittura connesse alla crypto cultura cypherpunk.

Sguardi Generazionali e Hacking

Su Amazon Prime ci siamo visti Wargames (1983). Film interessante, che ha la bellezza di quarant’anni esatti e parla di argomenti ancora attuali. A proposito di attacchi hacker, credo sappiate che mi occupo professionalmente anche di questo. Dai uno sguardo alla nostra CALL TO ACTION! A me piace molto. Sintetica, semplice, diretta, un po’ old style come piace a noi della Generation X.

A proposito di cose generazionali, il mio amico Marco Crotta, noto guru della cryptosfera, ha espresso un’opinione molto interessante su questa pellicola.