Il Caso di Velvet Buzzsaw

Sarò breve.

Velvet Buzzsaw è un interessante thriller a sfondo grottesco, satirico e paranormale ambientato nel mondo dell’arte contemporanea, che ebbi modo di visionare qualche tempo fa su Netflix. Il suo iter di ideazione, produzione e presentazione copre un periodo che intercorre circa dall’estate del 2017 ai primi del 2019, e stando alle fonti ufficiali non sembra esistere alcun materiale edito pregresso che ne abbia costituito, per così dire, la base ispirativa.

Per lungo tempo mi sono però chiesto che cosa mi ricordasse questa vicenda che, senza fare spoiler, ruota attorno ai poteri occulti di alcuni misteriosi quadri.

Ebbene, esiste un romanzo del 1985, a firma del nostrano Gianfranco Manfredi, che si intitola Cromantica, la cui storia risulta molto, molto simile a quella di cui sopra. Si parla, nello specifico, della misteriosa comparsa, in un’importante galleria milanese, di alcune tele completamente nere, che oltre ad alludere a particolari storie dal sapore magico e alchemico presentano proprietà incredibili, tra cui quella di resistere al fuoco e agli agenti chimici.

Ora, pare molto difficile che gli autori del film abbiano letto questo libro, che peraltro, a differenza di altri titoli del medesimo autore, non vanta nessuna traduzione in lingua inglese. Eppure la sigla animata degli open credits del film in questione porge alcuni elementi piuttosto sconcertanti: fiamme che ardono dalle cornici di quadri completamente imbrattati di vernice nera.

Alcune Ossessioni Fanta-Letterarie

La letteratura, letteralmente, o letterariamente, mi ossessiona ponendomi delle domande specifiche, che suonano circa così:

  • Come può la letteratura veicolare un messaggio utile nella realtà, pur creando un mondo totalmente svincolato da qualsiasi ragionevolezza reale? (Non parlo, attenzione, di mondo “fantastici” o “fantascientifici” che possano essere “plausibili” sulla base di un sistema di regole assolutamente codificate, ma di vere e proprie assurdità che però, attraverso la mediazione, come dire, “poetica”, della letteratura, diventano magicamente ascoltabili e visualizzabili come reali o realistici.)
  • Come può la letteratura veicolare un messaggio utile nella realtà, parlando letterariamente di cose assolutamente reali o realistiche?
  • Come possono i protagonisti delle innumerevoli serie dedicate a (quelli che io chiamo) vampiri metropolitani in salsa di psicodramma famigliare vivere alla grande senza muovere neppure un dito, anche solo per far finta di lavorare?
  • Perché i fantasmi letterari sono assoggettati alla forza gravitazionale? Ha senso? Non dovrebbero invece potersi muovere attraversando la materia anche verticalmente oltre che orizzontalmente?
  • Corollario: Ma poi perché i fantasmi sono raffigurati con un corpo? Ha senso un corpo nella non corporeità?

Alla Finestra

Sono rimasto fermo, a origliare il respiro,
alla finestra;
in questo ritaglio mattutino, nel silenzio,
vedere solo il buio diventare pallida luminescenza.

Ho pensato che la sola tiny house è questa,
una stanza bianca e gialla, e una finestra;
lo scomodo divano sul quale riesco a stare
magicamente comodo, ad ascoltare.

Ho solo un'ora, forse due, per l'esercizio
di questa mia unica libertà.
Potrò riempire questo mio luogo?
Potrò decorarlo con i miei desideri?

Intanto attendo, e respiro questo nulla
come il più misterioso e gentile
dei significati.

Libertà: una Poesia

Come si misura la libertà?
Ci avete mai pensato?
Quale sarà della sua grandezza l'unità?
Ebbene io affermo che il suo stato
deriva solo dal suono nella sua assenza.
Pensando solo a ciò che avete amato,
quanti minuti riuscite a rimanere zitti, in presenza
del mondo, cullati dalla sola vostra essenza?