Come uso Tumblr

Su Phil Log Book ho appena postato questo. Mi pare un ottimo schema. Uno schema che mi ha anche fatto riprendere in mano Tumblr, introducendo come logico l’idea di un post che vada ad affiancare gli altri due che ho dedicato al social networking: uno per BlueSky, l’altro per Mastodon.

Quindi, come uso Tumblr? La piattaforma, lo sappiamo, nasce come veicolo del cosiddetto tumblelogging, una forma di blogging che all’epoca (una ventina scarsa di anni fa, direi) traeva ispirazione da un singolare sito personale denominato Anarchaia (oggi sostanzialmente abbandonato).

Credo però che il carattere intellettuale, minimalista e sofisticato di quel modello sia stato abbondantemente superato dalla fenomenologia spicciola di Tumblr, piattaforma che si è progressivamente votata al culto della multimedialità più effimera ed estetizzante.

Pertanto? Come uso io, oggi, questa piattaforma?

La fonte principale di ispirazione è Austin Kleon — che guarda caso ha pure lui un tumblelog — e la sua consigliata prassi del log book (da cui il nome del mio, di tumblelog).

💡 L’idea principale è quella del ritaglio e del relativo assemblaggio di materiali eterogenei, che si sommano a costituire una sorta di cabinet digitale ad uso auto-ispirativo. Tumblr da questo punto di vista è perfetto, direi fatto apposta per facilitare l’azione di accorpamento lineare di contenuti.

Tutti i blog sono, come ovvio, impostati sull’accumulazione lineare di elementi. Ma Tumblr in questo è per così dire sistematico e strutturale: la sua stessa natura è fatta di multimedialità spinta, organizzata lungo un flusso semplificato.

Ho quindi allestito il mio come se si trattasse di un vero e proprio anello di congiunzione tra BlueSky-Mastodon e un comune blog.

Quanto ai temi che ci getterò dentro, difficile a dirsi. Credo che saranno, come detto, semplici ritagli, ritagli e ancora ritagli…